Affermare che l’anno che ci sta lasciando possa lasciare qualche rimpianto è temerario, e non è il caso di spiegare perché. Limitandoci, però, al blog Culturamoremio, è possibile scacciare le preoccupazioni, constatando gli ulteriori progressi compiuti nel numero di coloro che ci seguono e che ci leggono, con un incremento davvero notevole:
- Più di 20600 visualizzazioni (14427 nel 2020)
- Oltre 15mila visitatori (11282 nel 2020)
- 143 articoli contro i 153 dell’anno precedente.
La gran parte dei contatti passa per i motori di ricerca – più di 11mila contatti – e solo secondariamente per FB e WordPress (rispettivamente, circa tremila e duemila), con visite da Italia, Svizzera, Stati Uniti, Irlanda e altri paesi ancora.
Per comprendere i motivi di questo successo occorre considerare la differenziazione dell’offerta dovuta all’opera di quattro collaboratori: Maresa Schembri, Chiara Badesso, Raffaele De Rosa e Lorenza Pescia de Lellis (che ringrazio sentitamente). Ciò ha portato a una maggiore diversità di temi e di discipline, dalla letteratura alla filosofia, all’arte, alla medicina ecc.
Un breve esame dei testi principali pubblicati può permetterci di essere più precisi e può dare la possibilità di leggere gli articoli a chi non l’avesse già fatto (basterà cliccare sulle parole sottolineate).
Nell’ambito delle riflessioni e dei testi di tipo saggistico, sono stati toccati temi molto vari, dal razzismo e la cosiddetta razzializzazione,
al profilo intellettuale di Bonaviri (prima e seconda parte),
alla genialità,
a Barack Obama e la questione afghana,
alla storia di Narciso,
alla narrazione in medicina.
Tre testi hanno illustrato un disegno, Ms Cozy,
nonché opere architettoniche e litografie:
una chiesa di Palermo (e una testimonianza di Goethe)
Alcuni articoli hanno affrontato la condizione della donna:
l’importanza dell’onore femminile,
la “servitù” della donna (Stuart Mill),
la donna e la società secondo Pasolini.
Altri testi hanno affrontato questioni filosofiche,
come l’etica di Schopenhauer alle prese con il concetto di onore (prima parte e seconda parte),
e come il concetto di libertà:
Alla lingua, strutture ed usi, sono stati dedicati numerosi articoli:
sulla grammatica, sul politicamente corretto, sul Recovery Plan, sulla “lingua del campo”, su nazionalismo e plurilinguismo, su anglismi e marketing, sui toponimi, sui ticinesismi
e sull’insegnamento delle lingue (parte 1, parte 2, parte 3, parte 4, parte 5, parte 6, parte 7 e parte 8).
Alla linguistica rimandano anche gli articoli che hanno analizzato i testi di scrittori interessanti o famosi, confrontando il grado di leggibilità di testi di autori scelti a coppie,
Più pertinenti alla letteratura sono state le recensioni
di «Costantino» di G. Passannante (prima e seconda parte),
dell’«Alchimista» di P. Coelho, incluso lo studio del suo stile,
con le poesie di Fortini,
il tema della poesia dialettale
e il Canto d’ebbrezza di F. Nietsche.
Ma in quest’ambito i posti d’onore sono stati riservati a Dante Alighieri e a Marcel Proust.
In occasione dei settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, sono state studiate e proposte
le illustrazioni dedicate alla sua persona,
le polemiche legate al DanteDì
e alcune parti della sua opera:
le Malebolge (parte prima e seconda),
il primo canto del Purgatorio,
il canto XXII dell’Inferno (prima, seconda e terza parte),
il canto XXIII del Purgatorio (parte prima, seconda, terza e quarta).
I testi pertinenti alla Recherche di Proust sono delle citazioni e degli articoli saggistici:
l’incipit e le sue traduzioni,
un explicit paragonato a due lettere,
un confronto tra due commentatori
le intermittenze del cuore e… del sonno (parte prima, seconda e terza).
Anche alla letteratura rimandano tre recensioni dedicate a tre famosi film:
e il cortometraggio Ricotta (con citazioni) di Pier Paolo Pasolini.
Infine, sono da segnalare alcuni “testi autonomi”, creati cioè dalla nostra fantasia:
la cronaca triste di un negazionista (testo purtroppo profetico),
la sofferenza di una prof (prima e seconda parte), vero e proprio atto d’accusa verso un certo tipo di docenti,
due articoli satirici nell’Angoletto di Pasquino (povero Ustermino e A Gino Strada)
e un’insolita passeggiata a Roma.
Per il 2022 è prevista la continuazione della serie dedicata al concetto di libertà e di quella che analizza l’insegnamento delle lingue. E siccome ricorre il centenario di Proust, non è affatto esclusa la ripresa di articoli sulla Recherche.
Un ringraziamento e un arrivederci al prossimo anno!
maravilloso e interesante, por su amplitud y su forma de aportar conocimiento, por lo vario pinto en la forma de donarnos cultura y por esa aportacion que solo puede ayudar a crecer
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