Estratto da «L’arte di ottenere rispetto» di Arthur Schopenhauer: l’importanza dell’onore femminile.

L’onore sessuale

[…] L’onore sessuale si divide, secondo la sua natura, in onore femminile e onore maschile ed è espressione, in ambedue i casi, di un ben inteso esprit de corps. Il primo dei due è il più importante, perché nella vita della donna la relazione con l’altro sesso è la cosa fondamentale. L’onore femminile risiede quindi nell’opinione generale, per quanto riguarda una ragazza, che essa non si sia concessa a nessun uomo, e per quanto riguarda una donna sposata, che si sia concessa solo a colui che ha sposato. L’importanza di questa reputazione si fonda su quanto segue. Il sesso femminile desidera e si attende tutto da quello maschile, tutto quello cioè che si auspica e di cui ha bisogno; il sesso maschile invece vuole anzitutto e immediatamente solo una cosa. Si dovette quindi trovare l’istituzione in cui il sesso maschile potesse richiedere quell’unica cosa solo a patto di assumersi, in cambio, la cura di tutto, compresa anche quella dei figli nati dall’unione: su questa istituzione si basa il benessere di tutto il genere umano. Per riuscire a ottenerlo il sesso femminile deve necessariamente essere unito e mostrare esprit de corps. Quindi esso si oppone in modo compatto e in file serrate contro tutto il sesso maschile – il quale, per il prevalere delle sue forze fisiche e spirituali, possiede tutti i beni della terra – e si contrappone a questo come al comune nemico che dev’essere vinto e conquistato, per giungere, attraverso quello che il sesso maschile possiede, a possedere i beni della terra. A questo scopo la massima dell’onore di tutto il genere femminile consiste nel respingere costantemente qualsiasi rapporto sessuale extramatrimoniale, in modo che l’uomo sia costretto al matrimonio, che è una sorta di capitolazione, mediante cui tutto il genere femminile possa essere oggetto di cura e provveduto del sostentamento. […]

All’onore sessuale, infatti, con tali eccessi viene erroneamente assegnato un valore assoluto, mentre esso ha un valore relativo ancor più degli altri tipi di onore. Anzi, si potrebbe dire che ha solo un valore convenzionale…

Arthur Schopenhauer, L’arte di ottenere rispetto, Newton Compton 2014.

N.B.

Il capitolo sull’onore sessuale è forse la parte più caduca e superata dell’opera, quella che oggi ci fa un po’ sorridere. Vero è che l’autore assegna solo un valore relativo e convenzionale a questo tipo di onore e non esclude, perciò, cambiamenti per il futuro. Ma è anche vero che la sua mentalità rivela in queste pagine un certo ritardo culturale, confermato da un’opera discussa come «L’arte di trattare le donne», effettivamente misogina.

Seguace di Aristotele, Schopenhauer risente delle sue teorie sull’inferiorità biologica femminile, in qualche modo confermate dallo stesso Kant, e pare ignorare il dibattito apertosi già nel XVII secolo con le prime rivendicazioni femminili finalizzate a rivalutare la presenza femminile nella storia e a proporre l’uguaglianza dei sessi. Distante anni luce dall’utilitarismo di Jeremy Bentham (il teorizzatore della ricerca della felicità…), da cui sarebbe scaturita un’opera come The Subjection of Women (Sull’asservimento delle donne, 1869) di John Stuart Mill, il filosofo tedesco non si accorgeva della completa soggezione delle donne nei confronti degli uomini e della società da loro concepita.

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