Giacomo Leopardi e «il brutto / poter che, ascoso, a comun danno impera»: note in margine ad «A se stesso» (di Vittorio Panicara).

Perché nell’abbozzo dell’«Inno ad Arimane» (1833) - qui il testo completo - e indirettamente nel finale di «A se stesso» (qui), poesia scritta probabilmente due anni dopo, Leopardi fa riferimento ad Arimane, lo spirito malvagio e distruttore dello zoroastrismo? Il poeta è un nuovo Zoroastro, approdato a una vera e propria religione del Male? Sono… Continua a leggere Giacomo Leopardi e «il brutto / poter che, ascoso, a comun danno impera»: note in margine ad «A se stesso» (di Vittorio Panicara).

«Dove sei?» (di Vittorio Panicara).

Dove sei? è la domanda più vana,ma non per me che ti lasciai in dispartesenza il triste presagio della Fine,spegnendo una fiamma solo un po’ viva.Perché se scruto meglio so dove sei:sei nel vuoto a perdere della menteche specula soffocando ogni luce,serva dell’astinenza più crudele,quella che immola ogni istinto verosull’ara cartesiana del buon senso.So dove… Continua a leggere «Dove sei?» (di Vittorio Panicara).

DUE POESIE IN ESILIO DI ADA NEGRI (di Vittorio Panicara)

Difficile giudicare una poetessa come Ada Negri, celeberrima quando era in vita e quasi dimenticata oggi, esaminando una sola raccolta, peraltro non la più famosa e apprezzata, e per di più leggendone solo due poesie… Ma l’esperienza dell’espatrio fa da catalizzatore delle emozioni e dei sentimenti profondi e duraturi che caratterizzano l’esperienza di una persona,… Continua a leggere DUE POESIE IN ESILIO DI ADA NEGRI (di Vittorio Panicara)

Citazione da «Il libro dell’inquietudine» di Fernando Pessoa.

Fernando Pessoa La morte? Ma la morte sta dentro la vita. Muoio totalmente? Non conosco la vita. Mi sopravvivo? Continuo a vivere.Il sogno? Ma il sogno sta dentro la vita. Viviamo il sogno? Viviamo. Lo sogniamo soltanto? Moriamo. E la morte sta dentro la vita. Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine, 27, Oscar Mondadori.

È STATA LA MANO DI SORRENTINO (recensione cinematografica di Vittorio Panicara).

Sì, «È stata la mano di Dio» di Paolo Sorrentino (2021) è un film da consigliare. I motivi sono tanti: è la celebrazione di una città e dello spirito partenopeo; è il film più personale e sentito di Sorrentino; possiede meriti artistici innegabili. Il titolo della pellicola (Leone d’argento alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di… Continua a leggere È STATA LA MANO DI SORRENTINO (recensione cinematografica di Vittorio Panicara).

«La ricotta» di Pier Paolo Pasolini: citazioni.

«La ricotta» è il titolo di un cortometraggio girato da Pasolini nell'ambito di un film a episodi (Rogopag, 1963) che vedeva la collaborazione di altri tre registi famosi: Rossellini, Godard e Gregoretti. L'episodio di Pasolini narrava di un film girato sulla Passione di Cristo e suscitò aspre polemiche, censure e processi (in un prossimo articolo… Continua a leggere «La ricotta» di Pier Paolo Pasolini: citazioni.

IL CANTO D’EBBREZZA DA «COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA» DI FRIEDRICH NIETSCHE (citazione con versione originale).

O uomo! Bada! Che dice la profonda mezzanotte? «Dormii, dormii, – «Da sonno profondo mi sono destato – «Il mondo è profondo, «E più profondo di quanto il dì pensasse. «Profondo è il suo dolore, – «La gioia – più profonda ancora del cordoglio: «Dice il dolore: va' via! «Ma ogni gioia vuole eternità, –… Continua a leggere IL CANTO D’EBBREZZA DA «COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA» DI FRIEDRICH NIETSCHE (citazione con versione originale).

L’ANGOLETTO DI PASQUINO (di Vittorio Panicara): «A Gino Strada».

Foto originale La rubrica intende prendere come modello le pasquinate romane, ma in un ambito geografico e linguistico meno limitato. I riferimenti all’attualità saranno costanti, le parole mordaci, ma mai offensive. Gli elogi e i riconoscimenti per Gino Strada, dopo la sua morte, non sono mancati da parte di quasi tutte le forze politiche. Non… Continua a leggere L’ANGOLETTO DI PASQUINO (di Vittorio Panicara): «A Gino Strada».

Franco Loi, una poesia da «Liber».

Sèm poca roba, Diu, sèm squasi nient, forsi memoria sèm, un buff de l’aria, umbría di òmm che passa, i noster gent, forsi ‘l record d’una quaj vita spersa, un tron che de luntan el ghe reciàma, la furma che sarà d’un’altra gent… Ma cume fèm pietȃ, quanta cicoria, e quanta vita se porta el… Continua a leggere Franco Loi, una poesia da «Liber».

Franco Fortini e gli amici (poesia)

Agli amici Si fa tardi. Vi vedo, veramenteeguali a me nel vizio di passione,con i cappotti, le carte, le lucidelle salive, i capelli già fragili,con le parole e gli ammicchi, eccitati e depressi, sciupati e infanti, rauchiper la conversazione ininterrotta,come scendete questa valle grigia,come la tramortita erba premetedove la via si perde ormai e la… Continua a leggere Franco Fortini e gli amici (poesia)