«Due, voci» di Lorenzo Foltran.

Due, voci La parola del Due si fa testodando senso allo scritto.Solo una delle voci fino adessoha detto del segreto,dell’accordo divino del suo stato,mentre l’altra ha taciuto.Non per disinteresse il suo silenzio,medesimo è il volere.Il Verbo si sostanzia con l’assenso,il patto delle parti.Il Due parla e si ascolta, voce univoca:mistero della fede. Lorenzo Foltran, Khalvat,… Continua a leggere «Due, voci» di Lorenzo Foltran.

«Uscita dal cinema» di Wisława Szymborska.

Uscita dal cinema Luccicavano i sogni sulla tela bianca.Due ore di scaglie lunari.C’era l’amore su una triste melodia,c’era il ritorno felice dal vagare. Il mondo dopo una fiaba è bruma.Con visi e ruoli incolti.La ragazza le sue pene intona.e il soldato quelle del partigiano. Torno a voi, nel mondo vero,colmo di fato, fitto e fosco… Continua a leggere «Uscita dal cinema» di Wisława Szymborska.

Ancora citazioni da «Dalla parte di Swann» di Marcel Proust.

…il colpo di genio del primo romanziere fu proprio quello di comprendere che nel meccanismo delle nostre emozioni l’immagine è l’unico elemento essenziale, e che la semplificazione consistente nella pura e semplice soppressione dei personaggi reali avrebbe dunque costituito un perfezionamento decisivo. Un individuo reale, per quanto possiamo simpatizzare con lui, è percepito in gran… Continua a leggere Ancora citazioni da «Dalla parte di Swann» di Marcel Proust.

LE NOTTI OSCURE DI LUCHINO VISCONTI («Le notti bianche»: recensione di Vittorio Panicara).

Il film, in bianco e nero, è una libera trasposizione cinematografica del celebre romanzo breve Le notti bianche (1848) di Fëdor Dostoevskij. Fu realizzato da Luchino Visconti nel 1957, tra Senso (1954) e Rocco e i suoi fratelli (1960). L’ambientazione a Livorno venne messa in scena al Teatro 5 di Cinecittà; la vicenda si svolge… Continua a leggere LE NOTTI OSCURE DI LUCHINO VISCONTI («Le notti bianche»: recensione di Vittorio Panicara).

Due poesie di Rocco Scotellaro.

IL GIARDINO DEI POVERI È cresciuto il basiliconel giardino dei poveri:hanno rubata l’aria alle finestresu due tavole hanno seminato.Verranno i passeri,verranno le mosche,nel giardino dei poveri.Ora quando non sai che fareprendi la brocca in mano,io ti vedrò cresciuta tra le rosedel giardino dei poveri. (Potenza, 21 ottobre 1948) FIDANZATI Anche il caso è così avarodi… Continua a leggere Due poesie di Rocco Scotellaro.

Due citazioni da «Le notti bianche» di Fëdor Dostoevskij.

Un attimo di vera beatitudine! È forse poco per riempire tutta la vita di un uomo? /Quanto più siamo infelici, tanto più profondamente sentiamo l’infelicità degli altri; il sentimento non si frantuma, ma si concentra. Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche.

Gli uomini, la solitudine e l’amore (citazione da un’intervista a Ingeborg Bachmann).

Intervistatore: “Nel suo romanzo “Malina” lei scrive: “Ma la notte e da soli nascono i monologhi erratici che rimangono, perché l’uomo è un essere oscuro, è padrone di sé solo nelle tenebre e di giorno ritorna alla schiavitù.” Bachmann: “…l’uomo, che durante il giorno fa questo e quello, nella notte rientra in sé e pensa… Continua a leggere Gli uomini, la solitudine e l’amore (citazione da un’intervista a Ingeborg Bachmann).

I canti XXVIII e XXIX di Giacomo Leopardi (citazione).

Sono le due poesie che concludono il cosiddetto «Ciclo di Aspasia», cinque canti dedicati alla signora Fanny Targioni Tozzetti, conosciuta a Firenze. Il nome «Aspasia» deriva dal greco (starebbe per «Benvenuta») ed era il nome proprio della concubina di Pericle. Il tema dominante è quello dell'amore, vissuto come grande e ultima illusione, ormai perduta. Per… Continua a leggere I canti XXVIII e XXIX di Giacomo Leopardi (citazione).