L’AUTORE DEL GIOVEDÌ: Giorgio Faletti (a cura di Vittorio Panicara).

Giorgio Faletti: un genio, un grande scrittore? Oppure no, solo un tipico rappresentante del superficiale mondo dello spettacolo italiano?

Forse qualche citazione dai suoi romanzi può darci una risposta provvisoria.

 

Il coraggio era anche quello. Era la consapevolezza che l’insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai. (Fuori da un evidente destino)

 

Quella ragazza ha gli occhi più incredibili che abbia mai visto. Chiunque porti in giro occhi di quel genere non può essere una persona cattiva. Forse può anche succedere che faccia dei danni, ma solo se davanti a lei si sente il bisogno di abbassare per primi lo sguardo. (Niente di vero tranne gli occhi)

 

Presero posto una di fronte all’altra, fronteggiandosi. […] Forse era umano avere timore quando si sente che si sta per morire. (Pochi inutili nascondigli)

 

E adesso erano lì, di nuovo l’uno di fronte all’altra, e lui non poteva fare a meno di continuare a guardarla, come se i suoi occhi volessero insinuarsi dentro di lei. (Io uccido)

 

Senza il contesto, tutto quello che si può dire di queste citazioni è che non ci troviamo di fronte a un nuovo D’Annunzio quanto a raffinatezza stilistica, e neppure davanti a un emulo di Pirandello quanto a scavo psicologico. Di più non si può dire. Anche la sua biografia  (Faletti è morto quattro anni fa) ci parla soprattutto di un uomo di spettacolo:

https://biografieonline.it/biografia-giorgio-faletti

Ma è anche un autore di successo, soprattutto di thriller:

https://libreriamo.it/libri/giorgio-faletti-i-libri-che-hanno-reso-famoso-lautore/

Ecco, come scrittore forse risente troppo delle ristrettezze espressive del genere da lui scelto.

 

Lascia un commento