Citazioni da «Parlami di te» di Gemma Capone: 1/2.

L’animo umano è complicato e misterioso, difficile da decifrare. […] Ho scoperto che in alcuni soggetti e in certe situazioni, scatta un oscuro meccanismo che li induce a respingere le persone quanto più essi hanno bisogno di loro. Ho capito, allora, che certe volte tocca a noi andare incontro a chi non sa chiedere aiuto; compiere quel passo che all’altro, proprio per il disagio in cui si trova, costerebbe troppe energie fare, mentre a noi richiederebbe solo un piccolo sforzo.
(Titolo: A chi tocca?)

La parola invidia è usata spesso a sproposito. Si confonde l’innocuo verbo copiare con l’aggettivo invidioso. L’invidia di certe espressioni è un carico di cattiveria. È astio, rancore. È volere il male altrui.
(Titolo: Un’invidiosa per vicina)

L’omosessualità sconvolge l’etica, l’ordine sociale, nel quale il fine primo dell’esistenza umana è la procreazione. Di conseguenza l’omosessualità è condannata in tutte le religioni.
Crescendo con questi principi è ovvio che il tema rimanga tabù, proibito. Sa di peccato. Lo scandalizzarsi della gente è condizionato dal proprio credo […] chi ha deciso di vivere diversamente la sua sessualità deve avere piena libertà di farlo.
(Titolo: Il mio papä è schwul)

Si è propensi ad avere comprensione per un malessere visibile … ma si è meno pronti a capire il penare dell’anima. È un malessere nascosto e ancora troppo sconosciuto, incute paura a chi ascolta e ancora più a chi ce l’ha. Chi ne soffre, spesso, per timore di non essere compreso, lo ricaccia, lo reprime. È un malessere che a volte esplode in reazioni violente e, in ogni caso, condiziona il carattere e il vivere. […] … non si può avere che pietà per chi commette un gesto così disperato [il suicidio], per la sua debolezza. […] … tuttavia sfoga pure la rabbia, il sentimento di delusione che provi. Ne hai tutto il diritto.
(Titolo: Il male di vivere)

Gemma Capone, Parlami di te, bisdada edizioni 2016.